Passa ai contenuti principali

Ci hanno risposto!

 

E’ la domanda che si pose Jocelyn Bell (Fig.1) giovane ricercatrice britannica, quando scoprì un piccolo segnale che si ripeteva ogni 1,3 secondi.


Un intervallo troppo corto e regolare per provenire da un Quasar (un Quasar è un nucleo galattico attivo estremamente luminoso e generalmente molto distante dalla Terra).

Ed allora se questa radiosorgente non proveniva da un Quasar, che cosa era?

A questo punto, per evitare un guazzabuglio di supposizione, i ricercatori trovarono il capo della matassa.

Partiamo dall’inizio.

Jocelyn Bell era incaricata di verificare ogni quattro giorni 120 metri di carta dove venivano registrati i dati.

E una mattina, nel corso della verifica, scoprì una radio sorgente pulsante di appena 1,3 secondi.

Il suo primo pensiero fu: … un segnale alieno! … Forse ci hanno risposto!

Immediatamente allertò il suo gruppo di lavoro, il quale, dopo aver esaminato lo strano segnale, gli diede l’appellativo di Little Green Men (piccoli omini verdi) probabilmente convinti che il segnale fosse emesso da una civiltà extraterrestre intenta a contattare la Terra.

Ma tali pensieri fantascientifici si dissiparono quando i radioastronomi di tutto il mondo esaminarono la radiosorgente.

Il risultato fu: … non si tratta di segnali alieni, ma di stelle di neutroni in rapida rotazione.

Così che la Comunità Scientifica Internazionale le diede l’identificazione di PULSAR, ovvero Pulsating Radio Sources; cioè Sorgenti Radio Pulsanti (le Radio Pulsar sono oggetti celesti diversi rispetto alle stelle comuni.

Tutta la loro materia, alla pari di quanta ne contiene il Sole, è confinata entro un raggio di appena una decina di chilometri; ed è principalmente composta da neutroni.

Ruotano a velocità elevatissima emettendo onde radio in due fasci grosso modo conici; per cui ne deriva una sorta di effetto faro.

Infatti un radiotelescopio posto a Terra riceve un impulso di onde radio soltanto quando i fasci conici sono diretti verso l’antenna; e cioè: una o due volte per ogni rotazione della Pulsar.

Pertanto il segnale di una Stella Pulsar è percepito come una sequenza regolare di impulsi radio (Fig.2).

Quindi per chi sognava “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, dovette rassegnarsi! Tuttavia, quella di Jocelyn Bell fu una scoperta straordinaria, tanto che i risultati delle osservazioni del gruppo di ricerca di Cambridge, nel 1968 furono pubblicati in prima pagina dalla rivista Nature, riportando a tutta pagina l’articolo “Osservazioni in banda radio di un segnale che pulsa rapidamente” di cui il Prof. Antony Hewish, ritenuto lo scopritore e Jocelyn Bell la seconda autrice.

Così Antony Hewisch un radioastronomo britannico, divenne il vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 1974 per il suo contributo allo sviluppo della radioastronomia e per il suo ruolo nella scoperta delle Pulsar.

Durante il suo discorso tenuto in occasione del ritiro del Premio Nobel, il Prof. Hewisch rivolse poche parole di ringraziamento a Jocelyn Bell, riferite soltanto al compito da lei svolto.

Ma la Bell continuò imperterrita la sua carriera di astrofisica, occupando posti di prestigio, quali la presidenza della Reale Società Astronomica Britannica; della Reale Società di Edimburgo e la direzione dell’Istituto di Fisica di Cambrige; e nel 2007 fu nominata Dama della Regina di Inghilterra.

Adesso ripercorriamo insieme la sua brillante carriera: Jocelyn Bell nacque il 15 Luglio 1943 a Belfast, Irlanda.

Nel 1965 si laureò in Fisica presso l’Università di Glasgow e frequentò il dottorato di ricerca all’Università di Cambrige; la dove ebbe come relatore della tesi il Prof. Antony Hewish.

Nel corso dei primi due anni di lavoro per la preparazione della tesi la Bell entrò a far parte di un gruppo di ricercatori diretto dal Prof. Hewisch, con l’obiettivo di costruire un radiotelescopio per l’osservazione dei Quasar in banda radio.

Cosa che avvenne nel 1967, quando il radiotelescopio Mullard Radio Astronomy Observatory cominciò ad operare (il Mullard Radio Astronomy Observatory nacque a pochi Km a ovest di Cambridge, in Inghilterra. Trattasi di un osservatorio radioastronomico, formato da un complesso di radiotelescopi, l’osservatorio, la cui costruzione fu realizzata dall'astronomo Martin Ryle, fu inaugurato il 25 luglio 1957; e si dedica principalmente alla ricerca di Quasar e di Stelle Pulsar – Fig.3).

Però ad inaugurare il progetto non fu un Quasar, ma una stella di neutroni (Fig.4) chiamata poi PULSAR.

Occorre dire che questi corpi celesti, distanti dalla Terra milioni di anni luce, sono ancora oggetti di studio da parte della Comunità Scientifica Internazionale.

Da dove veniamo?

Dove stiamo andando?

Siamo soli nello spazio?

Domande di grande interesse per gli astronomi professionisti, ma rivestono un profondo significato anche per ogni singola persona che abiti il pianeta Terra.

Stesse domande che più volte si pose il grande maestro della radio S.E. Guglielmo Marconi osservando il cielo.

Pochi sanno infatti che Marconi, a notte inoltrata, spegneva le luci di bordo della nave laboratorio Elettra e si distendeva su un’amaca per ammirare le meraviglie del cielo (Fig.5) ammirando estasiato il firmamento, mentre le onde del mare cullavano dolcemente il panfilo Elettra.


Dott. Giovanni Lorusso (IK0ELN)

Commenti

Post popolari in questo blog

Configurazione DVSwitch Mobile

In questo post, diamo indicazioni su come impostare i dati sull'applicazione DVSWITCH MOBILE per potersi connettere alla rete Digital Network (e non solo). Prima conosciamo che cos'è DVSwitch Mobile! DVswitch Mobile non è altro che un client, che si connette ad un server, con la quale è possibile fare "radio" con uno smartphone, tablet o poc radio mettendo a disposizione varie modalità digitali come DMR, YSF, P25, NXDN e D-Star (nel caso del nostro server, possiamo offire solo l'accesso via DMR e non su altri protocolli - Limitazione dovuta al sistema multiutente). Per poter accedere da tale sistema con i nostri server, bisogna essere abilitati dal sysop del DVLINK (IZ0THD o IZ0LDE - per le richieste potete inviare richiesta compilando il form che trovate nella pagina " ISCRIZIONI AI SERVIZI "), una volta ricevuti i dati, è possibile procedere alla configurazione che segue. Se si utilizza un dispositivo android, recarsi nel play store e  cercare l'ap

E' come DVLINK? (DVSwitch Server con Analog Reflector e client HTML)

Come ben sapete, noi della Digital Network mettiamo a vostra disposizione, il servizio DVLINK. Questo sistema non è altro che una versione "avanzata" del DVSwitch, ovvero, quel server che permette di potersi connettere, con il proprio smartphone o POC Radio, su reti DMR, C4FM, D-Star, ecc..  La differenza tra DVSwitch e DVLink sta nel fatto che, il primo offre le suddette possibilità ad un solo utente, mentre, il secondo, offre le stesse possibilità ad un definito numero di utenti ("definito numero" che è variabile in base alla piattaforma  hardware dove viene fatto girare il software - più perfomante è il computer che ospita il DVLink, più utenti si possono inserire ma sempre senza trascurare la questione connessione internet) e tutti possono scegliere liberamente dove andare a fare QSO. Da qualche giorno, invece, stiamo testando un nuovo sistema: DVSWITCH SERVER con ANALOG REFLECTOR... che cos'è? Beh, in realtà è di base sempre il classico DVSwitch, dotato di

DUDE STAR, un altro programmino per parlare dal PC!

In passato abbiamo parlato di vari applicativi che potevano farci utilizzare il nostro PC per poter fare QSO, come un'emulazione del sistema operativo Android per far funzionare l'applicazione DVSwitch, così come abbiamo parlato del software USRP CLIENT per accedere sempre dal lato DMR collegandosi al server DVSwich/DVLink. Tutti e due i programmi avevano dei piccoli problemi in termini di facilità di installazione. Il primo sembra essere molto performante ma non sono da sottovalutare gli aspetti tecnici della macchina sulla quale si deve installare, e poi, si devono andare a regolare alcune opzioni per alleggelirla e, per chi non è molto ferrato in campo, può essere alquanto complicato. Per quanto riguarda USRP Client... peggio che andar di notte!!! Sempre per chi non è molto ferrato in ambito informatico, settare, cofigurare e far funzionare il predetto software, non è tanto facile, aggiungiamoci, poi, anche il fatto che USRP CLIENT sembra funzionare solo su sistemi operativi