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Scheda PBF per ICOM 7300 (by IK8UHA - con manuale)

Ciao amici, oggi mi è arrivata la scheda PBF realizzata e distribuita da Sergio IK8TNG.

Sergio per chi non lo conosce, da sempre si presta nello sperimentare e realizzare modifiche migliorative per le nostre radio.

Io già qualche tempo fà quando ero molto attivo in HF per raggiungere il completamento del DXCC Award usavo il “piccolo”ELECRAFT K3S, mi sono fidato dei lavori di Sergio.

Comprai ed installai il suo MIXER HMode. Anche allora, il lavoro di montaggio fu a prova di radioamatore come me più schiaccia bottoni che saldatore in mano!

Sergio si impegna molto nel semplificarci la vita, per cui quando ho letto su un forum del suo lavoro all’ICOM-7300 non nascondo che l’ho comprato apposta per provare la sua scheda ad occhi chiusi.


Pensato e fatto, arrivata oggi dopo una non piccola attesa, le richieste hanno superato le sue aspettative e quindi per realizzarle una per una e tarare i filtri uno per uno, necessita aspettare un poco, ma vi rassicuro che dopo montata e verificata la validità operativa si realizza che ne è valsa la pena.

Dopo aver guardato ed organizzato mentalmente le cose da preparare e fare e proteggendomi da improvvisi “agguati” familiari sono passato all’azione col seguente ordine a:
  • svitare le due viti dalla piastra RF originale e mettere al loro posto le torrette filettate che erano presenti nel kit;
  • ho staccato poi, il flessibile da 30pin, il connettore TMP della ricezione che viene dalla piastra a destra nella foto (il finale) staccato anche i due TMP a sinistra della piastra RF OUT e il ponticello sempre TMP che collega il pilota RF;
  • ho montato ad incastro il flessibile 30pin collegato alla piastra filtri di IK8TNG al posto dove prima era collegato l’originale e posizionata la piastra;
  • ricollegato nel senso inverso in ordine il connettore TMP a sinistra facendolo passare nel foro della piastra filtri, il piccolo ponticello TMP lato desto che collega il finale anche questo deve innestarsi dove era prima, passando nel foro, poi, al posto in cui era prima collegato il TMP della ricezione che viene dalla piastra destra, il finale RF, per capirci quello lungo grigio visibile in foto, ho innestato il piccolo cavetto preassemblato che fuoriesce dalla scheda filtri di Sergio.
Il cavetto lungo per concludere l’ho collegato alla presa 45° femmina TMP posta in basso vicino ai trimmer blu.

Ultima operazione, questa per le mie dita dalle dimensioni EXTRA LARGE, molto complicata: innestare il flat piccolo che collega il frontale alla scheda filtri.

SEGUE LA PERFETTA SEQUENZA FOTOGRAFICA SUL DA FARSI:










Avvito le ultime due viti per fissare la piastra, chiudo i coperchi e accendo.

Ha funzionato al primo colpo!

Il led originale della radio, grazie alla piastrina precedentemente aggiunta, cambia colore indicando in ordine, verde= radio ON filtro OFF. BLU scuro= filtro ON (attivo in automatico seleziona 160-80-40-20-15-10 mt). BLU chiaro filtro ON (attivo in automatico seleziona 160-80-40-30-17-12. mt).

Ecco, questo l’ho fatto io. E se ci sono riuscito io, vi assicuro che è veramente un gioco da ragazzi.

Questo in poche parole vuole essere un aiuto per chi vorrà dotare il proprio ICOM IC-7300 della ottima scheda opzionale realizzata dal nostro amico Sergio IK8TNG per renderlo veramente performante e vi assicuro che, non ha ora, niente da invidiare ad apparati di fascia alta da svariate migliaia di euro.

A breve appena il tempo me lo permette inserirò in rete un video che evidenzierà la bontà del progetto anche se ve ne sono già tanti già presenti in rete.

Esistono motivi di riflessione su vari aspetti, il primo oltre alla validità dei risultati operativi c’è un’oggettiva logica di installazione Plug & Play senza dover saldare, tagliare, modificare, una installazione per radioamatori “schiacciabottoni” come me, pensata, progettata, sviluppata e realizzata da un’italiano!!!

Si da un’italiano del popolo italiano che non si autostima ed è per tradizione esterofilo, pronto a riconoscere credito e costi a prodotti stranieri solo perchè americani, inglesi, tedeschi, come se un certo Guglielmo Marconi scientificamente patrimonio mondiale non fosse nato Italiano.

Costo Euro 350,00 e nella valutazione costo-benefici positiva, considerando il lavoro pre e post realizzazione con toroidi realizzati singolarmente a mano e filtri tarati uno per uno, cosa che potrebbe essere superata se il tutto fosse realizzato industrialmente ma solo per notevoli quantità per l’abbassamento dei costi.

Premetto per i soliti “benpensanti” che il presente articolo è fatto di mio pugno e spontaneamente concepito dopo aver pagato quanto dovuto per promuovere una realizzazione italiana valida che arricchisce le nostre conoscenze, un grazie a Sergio IK8TNG.

Antonio Barbato IK8UHA


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